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campo aromatiche

Con luglio comincia ufficialmente l’estate e non c’è cosa migliore che portare i colori e gli aromi del Mediterraneo direttamente nell’orto o nel balcone di casa.

Protagoniste indiscusse di questa stagione, le aromatiche troveranno diversa applicazione: dalla cucina alla cura del corpo, dai profumatori naturali sino alle bevande tonificanti. Ecco una breve guida alle piante da scegliere in estate.

Basilico: il più caratteristico tra gli aromi mediterranei. Si coltiva in tutta Italia e ha un fuso eretto e ramificato dal basso. Deve il suo nome al greco basileus, regale, per via delle sue tante doti curative, ma alcuni legano la sua etimologia al basilisco, la creatura mitologica che uccideva con il solo sguardo. Si usava come insetticida e collutorio ed è una delle spezie più usate in cucina: dai primi ai gelati, indimenticabile il nostro pesto alla genovese.
Lavanda: dall’inconfondibile colore viola e dal profumo intenso e penetrante, la lavanda è una di quelle piante che in un certo senso ti ricordano casa. È una spezia dai mille usi: antisettico e analgesico, olio essenziale profumato, i suoi piccoli fiori si prestano molto bene ai processi di essicazione. Ama i terreni aridi e sassosi ed è apprezzata anche in cucina, soprattutto in accompagnamento a carni bianche, pesce e dolci. Ottima anche in infuso.
Menta: delle 40 specie, solo 3 sono utilizzate in cucina – la menta piperita, la romana e la mentuccia – dai liquori ai dolci, dai secondi della tradizione ai contorni. La storia dietro il suo nome è tanto tragica quanto romantica: la ninfa Myntha, dotata di straordinaria bellezza, fu trasformata dalla moglie del dio degli inferi, Proserpina, in una pianta. Giove commosso le conferì un aroma così intenso da attirare l’attenzione di ogni passante.
Salvia: diffusa nei luoghi sassosi e sui pendii assolati, ha piccole foglie dalla forma ovale e fiorisce a inizio estate. Il nome deriva da salvus per le virtù terapeutiche conosciute fin dai tempi antichi. La leggenda vuole che, durante la peste spagnola del ‘600, per evitare di contagiarsi ci si cospargesse di una lozione di salvia, timo e lavanda. Un tempo era chiamata “erba dello spirito” perché sapeva curare ogni malanno. La salvia ha bisogno di terreno asciutto per crescere al meglio.
Prezzemolo: è una pianta molto resistente e facile da coltivare anche in vaso. Ha bisogno di zone di penombra durante le ore più calde e soleggiate. Inoltre dovrete potare frequentemente le cime per permettere alla pianta di rigenerare nuove foglie.


Non vi resta che provarle tutte.

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